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COSTRUZIONE

CHIRONOMO e COREGONE

Il chironomo nella pesca al Coregone

coregone

La pesca al coregone con il chironomo è una tecnica molto efficace nei laghi di tutta la catena alpina e del centro Italia. Il coregone, noto anche come lavarello, è un pesce molto pregiato e delicato che si trova a profondità variabili tra i 10 e i 60 metri a secondo delle stagioni. Durante il periodo invernale e inizio primavera staziona in profondità dai 30 e i 60 metri ed oltre. Il periodo di chiusura va da inizio novembre a metà gennaio per favorire la riproduzione che avviene nei pressi della riva, purtroppo per questo motivo viene anche bracconato con bilance di notte quando accosta per la deposizione delle uova! Lo svantaggio di questo tipo di riproduzione è che, purtroppo troppo spesso, i laghi sono regolati da dighe oppure soffrono di periodi di siccità che possono distruggere con l’abbassamento dei livelli intere annate di riproduzione. Più fortunata è la “bondella”, un’altra specie di coregone, che si riproduce invece in profondità.

Attrezzatura per il lago

Per pescare il coregone con i chironomi è importante utilizzare attrezzature leggere. Le canne per questa tecnica sono molteplici ma le più utilizzate vanno dai 180 cm fino ad arrivare a 240 cm. Il mulinello che si utilizza va da un 1000 ad un 1500 con un’ottima frizione sul quale si monta un filo trecciato dello 0,06/0,08. Indispensabili sono i trecciati che cambiano colore ogni 10 metri e ad ogni metro sono segnati con una tacca nera. Questo trecciato permette con estrema precisione di sollevarsi dal fondo qualora ci siano passaggi sospesi a mezz’acqua. Da non dimenticare la ruota che ancora qualche nostalgico usa al posto del mulinello classico. Questo tipo particolare di mulinello fu inventato perchè ad ogni giro completo si recuperano 50 cm di trecciato ed è così possibile raggiungere il segnale sull’ecoscandaglio dei lavarelli che passano staccati dal fondo dato che i trecciati moderni già segnati non erano ancora disponibili…….e chi non utilizzava la ruota? O si calcolava con precisione quanto trecciato ad ogni giro di mulinello si recuperava cominciando una lunga giornata di conteggi o si andava in cortile con bindella e pennarello indelebile a segnarlo……Personalmente per preparare le montature utilizzo fluorcarbon dello 0,14. I colori dei chironomi possono fare la differenza ma i più usati sono nero, viola, rosso, blu e marrone che sono particolarmente efficaci in profondità. Anche sugli ami c’è da strizzarsi il cervello tra groub, dritti, di colore oro, nickel, rosso, nero e bronzato! Molto importante è informarsi sulle normative dei laghi in cui si va a pescare perchè non in tutti vige lo stesso regolamento per quanto concerne il numero di chironomi che si posso utilizzare e il numero di capi che si possono trattenere.
Insomma non chiamano casualmente questo fantastico pinnuto il “pesce del diavolo!!!”
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Tecniche di Recupero per il lago

Molti pescatori ritengono che per pescare il coregone non sia necessaria un’imitazione perfetta del chironomo ma, piuttosto, il movimento che si effettua con la canna e la presentazione corretta. Arrivati sul fondo si danno dei colpetti veloci al cimino cercando di non staccare il piombo dal fondo, a questo punto lo si stacca e si esegue una risalita lentissima ad imitare la schiusa verso la superficie del chironomo. Utilizzo montature composte da più ami, a seconda del regolamento del lago in cui mi trovo, variando i colori degli artificiali. Per montature a 10 ami faccio delle lenze che variano sai 2,50  ai 3,00 mt.

Alcune foto d'esempio

Pesca a Mosca secca, ninfa, emergenti, streamer

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